La Leggenda

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InuD
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La Leggenda

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La leggenda a cui sono venuto a conoscenza su questo culto in molti anni di studi, si dice che nelle lontane montagne del Nord, visibili da ogni punto di Lothric ma apparentemente irraggiungibili, si trova la Vetta dell'Arcidrago. È un luogo di pellegrinaggio e devozione, nel quale pochi eletti (o folli) giurano di intraprendere un percorso di abnegazione che li porterà ad acquisire il potere dei Draghi Eterni. Per quanto questo sia di per sé qualcosa di aberrante, in quanto contrario alla stessa filosofia fondante dell'intera Era del Fuoco, per molti di questi adepti la trasformazione non ottiene l'effetto sperato e li tramuta in grotteschi esseri dalla testa di serpente.
Forse è proprio questa contrarietà ai principi del Vincolo che nel corso degli anni ha spinto innumerevoli cavalieri a cercare inutilmente di mondare questo luogo. La spedizione più corposa è stata quella dei Cavalieri di Sangue di Dragone, valorosi uomini vestiti di armature decorate e mantelli rossi. Fu un fallimento anche qui, e coloro che non vennero uccisi finirono asserviti agli uomini-serpente onde essere utilizzati contro gli intrusi. Forse non era un destino tanto immeritato: si dice che il Sangue di Dragone fossero partiti da Drangleic non per mondare la Vetta ma per acquisire a loro volta il potere dei draghi attraverso il sangue di questi ultimi.
Ma il vero segreto di questa Vetta è un altro. Oltre una coltre di fitta nebbia, al suono della campana si risveglia un grande condottiero. In groppa ad una viverna alata e con una lancia capace di scagliare elettricità, il Re Senza Nome attende il suo sfidante. Egli, vestito di un'armatura ammaccata e di vesti stracciate, assorbe il potere dei draghi e lo fonde con quello del fulmine, creando una potentissima contraddizione. Un umano alleato dei Draghi? Impossibile. Da millenni ci tramandano i racconti epici di Gwyn, Primo Signore dei Tizzoni, che caccia i Draghi proprio scagliando loro terribili saette.
Non sono però gli unici racconti tramandati su Gwyn. Sappiamo infatti che ebbe anche tre figli: la dolce Gwynevere, lo sfortunato Gwyndolin ed un primogenito, che cadde in disgrazia e il cui nome fu cancellato dagli annali. Ed è di fronte a questo Re, così simile a Gwyn in tante cose, che capiamo la triste evidenza dei fatti: il Re Senza Nome è il primogenito perduto di Gwyn. E capiamo anche il perché venne bandito e dimenticato: si era alleato con i Draghi, i nemici contro cui suo padre aveva combattuto tutta la vita.
Innumerevoli cicli dopo, il suo disonore non è stato dimenticato. Egli si è rifugiato nell'ultima casa accogliente per i Draghi, una Vetta protetta da un incantesimo che lo rende impossibile da raggiungere. E nonostante l'ombra del suo disonore sia ancora ben nota ai vecchi dei di Lordran, forse qualcuno si era ricordato di lui: per quanto disonorato, era pur sempre figlio di Gwyn. Tempo dopo che suo padre si vincolò al Fuoco, Ornstein l'Ammazzadraghi, l'ultimo sopravvissuto dei Quattro Cavalieri di Anor Londo, partì alla sua ricerca per richiamarlo ai suoi doveri di primogenito.
Ornstein non fece mai più ritorno.
La leggenda si conclude qua, ci sono pochi racconti su questa storia, ma alcuni testi e voci, si dice che qualcuno sia tornato, e abbia portato la parola di questo culto, utilizzando questa statua, di solito ci si trova nel luogo di culto, molto simili a chiese o cattedrali.


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